Oggi non so da dove cominciare, tanti argomenti bollono in pentola: vi parlerò di una splendida iniziativa,” Un cuore per ripartire”, di biodiversità, di ecosostenibilità del territorio e anche dell’importanza della valorizzazione dei nostri prodotti enogastronomici, i sapori della tradizione marchigiana.
Mi aiuta in questo Roberto Tomasone di Zafferano Piceno, l’ideatore del progetto, che è stato felice di rispondere ad alcune mie domande per raccontare questa bella iniziativa che proseguirà fino alla Befana e che ha riscosso successo, anche all’estero.
Ma andiamo con ordine, il progetto “Un cuore per ripartire” nasce con un duplice scopo:
- contribuire alla costruzione di un museo dei beni culturali ad Arquata del Tronto, una casa dell’arte dove saranno collocate le tante opere salvate dal terremoto, un modo per consolidare il rapporto tra la popolazione, il territorio, la storia e la cultura locali.
- dare un nuovo impulso alle aziende agricole che operano nelle terre ferite dal sisma attraverso la vendita di prodotti locali, vere e proprie eccellenze del territorio, alcune premiate con il Presidio Slow Food.
3. E io aggiungo, far arrivare sulla tavola dei buongustai i magici sapori delle Marche.
F.B. Ciao Roberto, ci puoi raccontare come è nata questa bella iniziativa? E quale è stata la risposta che avete avuto?
R.T. L’esperienza del 2016 “Un Cuore per Ricostruire” mi ha legato in modo indissolubile ai territori del Piceno colpiti dal sisma. Quando ho appreso che era nato un progetto per costruire un museo ad Arquata del Tronto, che consentisse alla comunità di riappropriarsi delle opere d’arte portate via e custodite altrove dopo il sisma, mi si è accesa la lampadina. Don Nazzareno Gaspari, parroco di Arquata e animatore del progetto ha subito accolto la proposta ed è nato “Un Cuore per Ripartire”. Il nostro progetto, oltre a partecipare alla costruzione di una casa dell’arte, intende anche dare una sferzata ad un settore, l’agroalimentare piceno, che dopo il terribile stop imposto dal sisma 2016, è costretto ora a fare i conti con le conseguenze della pandemia. Due ostacoli alti come una montagna. Ma insieme ce la faremo anche stavolta. L’iniziativa proseguirà fino all’Epifania con la spesa solidale. Abbiamo avuto finora richieste d’acquisto da tante regioni italiane e, grazie ad una comunicazione a 360°, anche dall’estero: abbiamo ricevuto ordini da Germania, Francia, Svizzera e addirittura Stati Uniti.
F.B. Quali sono gli altri produttori del territorio coinvolti?
R.T. I tanti amici produttori che appartengono al progetto fanno si di portare in tavola prodotti genuini e di alta qualità culinaria, grazie alla stessa iniziativa. Tartufi, legumi salse e patè dell’azienda di Pescara del Tronto Filotei Lino di Filotei Nando SAS come, la pasta di montagna di Regina dei Sibillini di Amandola che produce il grano nei Monti Sibillini rispettando in tutte le fasi le antiche tradizioni tramandate da generazioni; Le conserve, le composte, la straordinaria marmellata di mela rosa dei Monti Sibillini fregiata del presidio Slow Food, che viene realizzata dall’Azienda Agricola Le Spiazzette di Amandola; i salumi di Norcia, le lenticchie di Montemonaco e di Castelluccio, il miele tradizionale e prelibato dell’ Azienda Il Tesoro delle Api; I pregiati vini della Cantina Nibi originari di Amatrice che riescono a realizzare da vitigni autoctoni nel territorio di Ripatransone dei vini incantevoli. Nell’importanza di valorizzare al meglio la nostra straordinaria Regione Marche e diffondere per far conoscere sempre di più l’Oro Verde Piceno e i suoi effetti benefici, l’ Oleificio Silvestri Rosina ci fornisce l’Oliva Tenera Ascolana DOP in salamoia che andiamo a inserire nelle confezioni, troveremo anche dell’ottimo olio extra vergine di oliva picena. Tra i tanti e diversi sapori abbiamo deciso di dare spazio ai prodotti del mare, cosi abbiamo creato dei veri doni natalizi con il profumo del mare e il sapore della montagna, con i filetti di alici di Silvano Carso Pietro, Euromar, un istituzione nel comparto ittico d’eccellenza San Benedettese, l’Azienda produce filetti di acciughe sotto sale, marinate, sott’olio con una particolare attenzione alla versione Gran Riserva, portando in tavola i gusti autentici del nostro mare. Per scoprire tutti gli altri produttori appartenenti al progetto vi invito a visitare il nostro SHOP ONLINE
F.B. Ecosostenibilità, preservare il territorio e sviluppo economico di un’area straordinaria in un momento storico particolarmente difficile, quale è l’impegno dei produttori locali?
R.T. Per quanto mi riguarda, come referente di Zafferano Piceno, lavoro quotidianamente per tenere viva l’antica tradizione che caratterizza la lavorazione del cosiddetto Oro Rosso. Le nostre procedure di lavoro e il nostro metodo di essiccazione rispetta al 100% lo splendido territorio che ospita i nostri campi, incastrati tra mare e monti. Operiamo in una zona straordinaria dal punto di vista climatico e della biodiversità, un’area che chiunque operi ha l’obbligo di rispettare. Noi lo facciamo con convinzione. In quanto allo sviluppo occorre, a mio parere, fare un salto in avanti con uno sguardo alle spalle. In soldoni: mantenere vive le tradizioni ma sposare le nuove tecniche di comunicazione che fanno conoscere i nostri prodotti oltre i confini provinciali e regionali. Possiamo produrre anche diamanti e venderli al costo del bronzo ma se nessuno lo sa i diamanti resteranno in magazzino. Per quanto ci riguarda lavoriamo tanto anche sul fronte della comunicazione. Abbiamo pagine social molto attive e da circa un anno curo un blog dove racconto lo zafferano da ogni punto di vista. Ecco, mi piacerebbe che tutti i produttori facessero un upgrade in questa direzione.
F.B. Potresti dare ai lettori un piccolo consiglio, culinario o un suggerimento di visita, il tuo personale tip del giorno?
R.T. Più che un consiglio culinario – potete trovare tante ricette nel nostro sito – voglio invitarvi a visitare i nostri campi di crochi. L’appuntamento ideale è lontano, ma vale la pena segnarlo in agenda. Dopo la prima metà di ottobre i nostri campi si tingono di viola e rosso, i colori caratteristici del fiore crocus. Noi organizziamo “la giornata dello zafferano ” per godersi il meraviglioso spettacolo della fioritura. E’ un evento che si sviluppa in un angolo di paradiso, sospeso tra il mare Adriatico e i Monti Sibillini. Io mi emoziono ogni volta nel guardare questo miracolo della natura.
Non resta che fissarci l’appuntamento sul calendario!
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