Le giornate d’Autunno del FAI (Fondo per l’ambiente italiano) sono state l’occasione per scoprire numerosi beni architettonici, bellezze del nostro Paese che non sempre sono visitabili durante tutto l’anno tra cui, nelle Marche, ad Ancona, a due passi dal mare, Villa S. Margherita.
Costruita nel 1886 la villa ha vissuto molte vite e cambiato diversi nomi nel corso del tempo tra cui Villa Almagià, Villa Gusso e il Giardino dei frati (quando nel 1957 la villa fu trasformata in un convento e il parco fu aperto al pubblico fino al 1973), oggi è sede amministrativa dell’Inrca (Istituto Nazionale Ricovero e Cura Anziani).
Il giardino è un esempio di fusione tra il giardino all’italiana e il parco romantico, tra piante monumentali, pini neri e palme della Cina e elementi architettonici. Il giardino purtroppo ha perso numerose caratteristiche originarie. Oggi è diventato un healing garden, un giardino curativo, all’ombra dei tigli e cipressi trovano giovamento i malati di Alzheimer.
Ma cos’è un healing garden?
Oggi sappiamo che stare immersi nella natura anche per poco tempo, ci fa sentire meglio, ci provoca benessere. Da studi scientifici è emerso che alcuni pazienti affetti da malattie o sindromi provano sollievo nel verde, in particolare accanto a piante specifiche (per esempio nel caso dell’Alzheimer i garofani e gli ulivi aiutano a far affiorare nella mente dei pazienti ricordi e sensazioni positive).
Il giardino curativo è un luogo dove il processo di guarigione accelera, il paziente migliora. Inoltre collaborare e condividere lavori di ripristino di aiuole e aree verdi aiuta la socializzazione in gruppi di persone.
Tutti possono trarre giovamento da un healing garden, il giardino curativo promuove e migliora la salute e il benessere delle persone attraverso l’esperienza che può essere di tipo attivo o passivo.
Di solito il giardino curativo nasce sempre dalla collaborazione tra un architetto paesaggista e l’esperienza di medici.
Tornando a Villa Santa Margherita la visita è stata una spendida occasione per ri-scoprire la villa e un pezzo di storia della città di Ancona. Applausi a tutti i Ciceroni FAI coinvolti nell’iniziativa che hanno soddisfatto la curiosità dei tantissimi visitatori arrivati da tutta la regione.
Una curiosità: nella parte più nascosta del giardino prospera indisturbata una colonia di scoiattoli neri.
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