Adoro il cappello! Oltre a essere utilissimo, ripara dal freddo in inverno e dal caldo in estate, penso che sia un accessorio moda straordinario. Riesce a definire, a donare quel tocco magico e unico all’outfit.
Il cappello è versatile, creativo, cool e esiste in tante declinazioni: il cappello importante, da cerimonia, il cappello di paglia, la cloche sbarazzina, il modello Fedora, la bombetta … … il Borsalino! Il cappello è creativo, strizza l’occhio all’ arte, al gioco. Poi ci sono i berretti … quelli che puoi strapazzare e infilare nella borsetta … e il basco che è sempre molto amato e che diventa cool con l’aggiunta di una veletta.
Termino qui la digressione fashion e introduco subito il borgo nelle Marche dove si producono cappelli meravigliosi da anni, si trova adagiato tra le dolci colline della Marca Fermana, è qui che l’artigianalità, la creatività e il saper fare si fondono: Montappone.
I cappelli di Montappone sono amati ed esportati in tutto il mondo, la loro fama è approdata anche su Google Arts and Culture dove, con un click, avete un assaggio della storia e della tradizione del cappello in questo angolo delle Marche.
Dai primi prototipi di paglia l’accessorio si è evoluto nel tempo, oggi lo studio del prodotto, la ricerca, l’innovazione, la creatività così come la digitalizzazione, il management, l’imprenditorialità sono fattori fondamentali per restare competitivi in un mercato globale che muta velocemente e che è sempre più esigente. Senza dimenticare l’attenzione ai trend della moda, al mondo dei social media che in campo fashion giocano un ruolo sempre più importante.
E’ quanto ha fatto Complit, azienda che produce cappelli e copricapi dal 1989 esportandoli in tutto il mondo. Di recente è entrata in azienda la nuova generazione che ha portato freschezza, nuove idee e tanta digitalizzazione.
Ho intervistato il responsabile alle vendite, Marco Antinori, che mi ha raccontato la storia dell’azienda, le novità e come è cambiato il concetto di eleganza …
F. Buongiorno Marco e benvenuto a questo aperitivo virtuale! Vuoi raccontarci la storia di Complit (strettamente legata a quella del distretto del cappello di Montappone)? L’azienda ha festeggiato 30 anni … ci vuoi spiegare il vostro payoff, Play with elegance?
Marco Antinori: La storia di Complit inizia nel 1989, quando i miei genitori hanno deciso di costruire una nuova realtà specializzata sul cappello da cerimonia; quella del cappello, tuttavia, è una tradizione che appartiene alla nostra famiglia dagli anni 50, quando i miei nonni producevano cappelli in paglia intrecciata secondo gli usi del nostro distretto di Montappone. Da allora moltissime cose sono cambiate, fino a quando, circa cinque anni fa mio fratello è entrato nell’attività di famiglia rifondando l’immagine dell’azienda e creando una nuova linea di cappelli dedicata ai più giovani. Lo slogan Play with elegance è frutto di questo cambiamento, e nasce proprio dall’accostamento del cappello alla musica, per esaltare al massimo la caratteristica più dirompente del marchio Complit: l’eleganza. Io personalmente da poco sono entrato in azienda, e dò il mio contributo nella gestione dei clienti e del piano di marketing.
F. Bellezza e benessere sono le parole chiave del blog, come coniuga Complit queste parole?
M. A .: Il cappello per noi, prima di ogni altra cosa, è un accessorio pensato per esaltare la figura femminile con tutte le sue declinazioni. L’ultima collezione, la WHOM collection, che uscirà a settembre, non a caso è un inno di celebrazione alla donna. Il cappello diventa uno strumento di potere per la donna, per superare le immense difficoltà che si ritrova ad affrontare ogni giorno, e che soprattutto ha affrontato durante la pandemia. La nuova collezione esprime una rivoluzione al femminile a sostegno della parità di genere più assoluta. L’uso delle catene, di colori decisi e di forme molto femminili sono alla base di questa collezione.
F. Sostenibilità, rispetto dell’ambiente … come affronta l’azienda queste priorità?
M. A.: La nuova collezione è anche rispetto: una creazione è preziosa quando riesce a comunicare quanto sia a volte sbagliato il concetto di “pregiato”, si pensi ad esempio alla pelliccia di animale e al valore assoluto che le si da ancora in ambito della moda; abbiamo scelto di dare un segnale forte sostituendo tutte le pellicce animali con materiali ecologici. Anche la scelta dei nuovi tessuti riciclati di Econyl vogliono essere un primo passo che porti all’innovazione e al rinnovo di tutti i materiali usati all’interno della nostra tradizione centenaria nella produzione dell’accessorio.
F.: In un mondo che sta cambiando in modo veloce quali sono le sfide che oggi un’impresa deve affrontare (e le opportunità da cogliere)?
M. A. : Con il Covid tutto è cambiato; la pandemia ci ha messo difronte ad una cruda realtà che non ha fatto altro che accelerare: il mercato di oggi è diventato troppo veloce e turbolento, con tutte le diffIcoltà che ne conseguono. E’ sempre più difficile trovare un sistema stabile in cui gettare le basi per un lavoro continuativo e sicuro. In questo contesto vince chi gioca in velocità, chi è in grado di innovarsi prima per adattarsi ai bisogni dei clienti in continuo cambiamento e chi è in grado di costruire una realtà flessibile in grado di rispondere con prontezza alla domanda altalenante del mercato.
F. : Chi sfoggia i cappelli (e le acconciature, le velette, i cappellini vezzosi da cerimonia …) prodotti a Montappone ? Dove esportate i magnifici cappelli di Montappone?
M. A. : Il nostro prodotto viene esportato in tutto il mondo, dal Giappone agli Stati Uniti, passando per Cina, Russia e Europa. Ci rivolgiamo a chi è alla ricerca di un accessorio unico ed elegante creato sulla base di un attento processo di ricerca e sviluppo. Ma il nostro punto di forza è l’attenzione che riserviamo al cliente, dall’approccio iniziale fino al post vendita. Complit significa soprattutto “garanzia” in tutte le sue declinazioni.
F.: Concludo con un piccolo gioco: si avvicina l’estate, le piazze assolate delle Marche sono punteggiate di tavolini all’aperto, c’è voglia di rilassarsi e divertirsi senza rinunciare allo stile, qual’ è il cappello ideale (della vostra collezione p/e 2021) con cui sorseggiare un aperitivo? E quale aperitivo sceglieresti? (Io sceglierei il cappello Mary e l’acconciatura Eshe!)
M. A. : Quest’anno per noi è l’anno della paglia e di tutte le fibre naturali. Consiglierei quindi un cappello realizzato con il tessuto in Sinamay, la canapa dell’estremo oriente, per la quale tutti ci conoscono. La forma e lo stile, li farei scegliere in base ai propri gusti e alla proprie forme: ogni viso ha il suo cappello. Io per me sceglierei la coppola 8 spicchi in lino della nuovissima linea Piccarda, un classico che va molto di moda in questo momento. Per quanto riguarda l’aperitivo, proporrei un Gin Tonic, il mio preferito.
F. : Un consiglio personale da donare ai lettori del blog …
M. A. : Ti lascio non con un consiglio ma con il payoff della nuova WHOM COLLECTION:
“Non arrendiamoci mai, non cediamo alla banalità
Ribelliamoci agendo in nome della bellezza
Con lei cambieremo questo mondo
Tocca a noi: siamo futuro
E creazione
E’ rivoluzione!
SIAMO DONNA“
Grazie Marco. Un’occasione in più per venire in vacanza nelle Marche: scoprire o riscoprire le eccellenze marchigiane amate in tutto il mondo! E per chi volesse sbirciare le novità della nuova collezione (anche su Facebook e Instagram) vi lascio il link: https://www.complit.it/it/
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