Oggi sono molto felice di ospitare nel blog una professionista della scrittura, Lisa Corva, giornalista freelance per il Corriere della Sera, Repubblica e il Sole 24 ore. Lisa scrive di territorio, di tempo libero, di moda e altro, è autrice di tre libri Confessione di un’aspirante madre Sonzogno Editore, Glam Cheap una vita in offerta speciale Sonzogno Editore e Ultimamente mi sveglio felice Baldini e Castoldi e si è occupata a lungo di moda lavorando nella redazione di un noto magazine femminile. Ora vive all’estero.
Buongiorno Lisa, benvenuta! La parola non è scelta a caso visto che ogni domenica Lisa pubblica nel suo blog (ma anche su Instagram e Facebook) il “Buongiorno” versi di poeti, brani di scrittori, scampoli di articoli ( i suoi) da ricopiare sull’agenda o far viaggiare via web. Mi sembra un’idea bellissima quella di donare versi, affidarli a qualcun altro per metterli in viaggio verso un altrove.
F. Il potere delle parole … sulle parole si fonda il tuo lavoro, scrittura e lettura, perché leggere è così affascinante? E che cosa ti dà la scrittura? (Lo so, perdonami, sono partita con due domandone!)
L. C. Ti rispondo con una frase di Zadie Smith che era diventata anche uno dei miei Buongiorno:
“Io scrivo proprio per non vivere tutta la mia vita come una sonnambula.”
Zadie Smith, bella e brava scrittrice di cui avevo molto amato soprattutto il debutto, “Denti bianchi” (è uscito nel 2009 e l’avevo intervistata quando ancora lavoravo a Milano, in Mondadori). Allora come adesso scrivo le mie interviste a mano, su fogli di carta sciolti o su un piccolo notes, e poi le rielaboro al computer. Allora come adesso, mi rifugio (anche) nelle pagine di carta. E ne sono sempre più convinta: basta un notes, e una penna, sempre con sé. Perché scrivere, frammenti di diario e di emozioni – anche sul telefonino, certo, perché no – serve a decifrare se stessi e la vita. Scrivere, per vedere nel buio. E leggere libri per viaggiare nel tempo e su altri pianeti.
F. Parli spesso di moda, hai scritto anche un libro a riguardo, perché le donne (e gli uomini) sono così affascinati dalla moda? (Lo so, c’è chi chi dice che non è così, snobba il mondo fashion ma alla fine deve farci i conti. Scegliere al mattino un vestito o un’uniforme da indossare è già operare una scelta, è scegliere cioè cosa vuoi dire di te al mondo o cosa vuoi celare)
L. C. Perché, come mi disse un sociologo che intervistai, Tim Edwards, ci sono abiti – o accessori, una borsa, un paio di scarpe o di occhiali da sole – che hanno in sé un “transformative magic”, un potere magico. Li desideriamo, scegliamo, indossiamo perché pensiamo che siano in grado di trasformarci in qualcosa di più di quello che siamo. E a volte funziona!
F. Parliamo di viaggio e di tempo libero. Un ricordo delle Marche, un luogo del cuore, ce ne parli?
L. C. Una sera d’estate a cena – e che cena, un’esperienza gourmet – sulla spiaggia di Portonovo, al Clandestino di Moreno Cedroni. Un tavolo per due al tramonto, davanti al mare, con chi ami: non so desiderare di più.
F. Ora parliamo di bellezza, le cose belle hanno un prezzo o non ce l’hanno? In una “giornata no” circondarci di bellezza aiuta? Qualche consiglio pratico?
L. C. Ti vorrei dire che la bellezza non ha prezzo, ma poi penso alla mia inseparabile sciarpa di cachemire… Scherzo, ma non troppo. La bellezza è saper circondarsi di cose che ci fanno stare bene. La sicurezza degli oggetti, certo, a partire dalla “nostra” tazza del mattino. Un anello-talismano. Ma anche una passeggiata in un parco. E, forse perché i musei sono stati così a lungo chiusi, appena possibile fuggire tra quadri antichi a guardare paesaggi, gioielli, pieghe d’abiti, dettagli: straordinario.
F. La moda passa lo stile resta ha detto una certa Coco Chanel, molto è cambiato nel mondo della moda con il virus, cosa resterà secondo te?
L. C. Un’attenzione particolare per tutto quello che è homewear, cose comode ma belle per lavorare da casa. Che non significa tuta e pigiama… Anche se confesso che in pandemia ho arricchito il mio guardaroba di due pigiami in più! Uno cucito a mano, davvero un lusso. Ma per l’homewear basta andare da H&M e Cos!
F. Una delle colonne portanti di questo blog è il tema del benessere fisico e psichico. Che cosa ti fa stare bene nel fisico e nella psiche? Hai dei rituali a cui non sai rinunciare?
L. C. Il tè al mattino: in questo periodo mi sto appassionato al tè bianco, con poca caffeina. E yoga!
F. Mi piacerebbe se regalassi ai lettori del blog un tip, un consiglio personale che ci aiuti in questo periodo delicato e complesso che stiamo attraversando.
L. C. Guarda in faccia un fiore. Proprio così: credo nel potere di regalarsi, ogni tanto, un mazzo di fiori; ma anche nei boccioli visti per caso camminando, in un parco, o anche nelle pieghe del cemento più grigio. Non vi commuovono in primavera i papaveri rossi e resilienti che crescono ovunque, anche tra i binari? Guarda in faccia un fiore, dunque, e magari fotografalo. Piccola terapia zen.
Guarda in faccia un fiore e magari fotografalo. Piccola terapia zen.
Grazie mille, Lisa. Non so voi ma io corro a comprare un mazzo di fiori da sistemare sulla scrivania, mi farà compagnia durante lo smartworking!
Tip: Non perdetevi il Buongiorno https://www.lisacorva.com/
Beatrix Pezzati
Assolutamente! Un mazzo di fiori subito! Grazie. Questa intervista è proprio un dono.
-Max-
Intervista molto bella! La leggerezza e la bellezza sono elementi importanti della vita.
-Max-