Sono ferma da un po’, chiusa in casa come un bradipo passo dalla poltrona alla sedia poi scivolo sul divano, le dita sempre incollate sul Pc. Ogni tanto distendo le gambe, mi stiracchio, cambio posizione, ruoto il collo, faccio, insomma, piccoli esercizi di allungamento. E mi sento meglio. Sì anche questo è stretching (to stretch significa allungare).
In tempi di lock down lo stretching è un toccasana, una ginnastica dolce perfetta. Eseguendo qualche esercizio mirato dona:
- benessere fisico e mentale,
- migliora la postura,
- scaccia via i doloretti lombari,
- rallenta l’invecchiamento mantenendoci elastici (questo mi piace tanto, lo ripeto spesso a costo di diventare monotona, il movimento è un elisir di lunga vita).
- l’umore, non proprio alle stelle in questo periodo, ci guadagna.
Continuiamo con l’elenco dei benefici, vogliamo parlare di flessibilità? Della prevenzione dei traumi di tipo muscolare e tendineo?
Per un allenamento in sicurezza di solito seguo le lezioni del club fitness dove lavoro, e dove ho una super insegnante, ma in quarantena mi sono adattata alle lezioni online che trovo divertenti e più stimolanti di allenarmi “in solitaria”.
Allungarsi dunque fa bene, lo sanno anche i gatti che eccellono in materia, al risveglio distendono le zampe davanti, arcuano la schiena e spalancano le fauci in un mega sbadiglio. Poi magari si riacciambellano socchiudendo gli occhi tutti soddisfatti.
Quando è meglio fare stretching?
Quando preferite, non c’è un momento specifico. Al mattino i muscoli sono più distesi, senza ancora le tensioni della giornata che verrà, la sera contribuiscono a quietare la mente e favoriscono il riposo.
Non mi resta che augurarvi buon stretching!
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