Ho partecipato a tante Giornate di Primavera organizzate dal Fai, Fondo per l’Ambiente Italiano, nel corso degli anni e ho potuto constatare il successo crescente della manifestazione con l’aumento dei luoghi da visitare e il coinvolgimento delle scuole del territorio. Anche quest’anno sono stati numerosi gli studenti-ciceroni e i professori coinvolti nell’iniziativa (una edizione necessariamente “rivista” a causa della pandemia, i luoghi erano infatti su prenotazione e la visita possibile solo a piccoli gruppi nel rispetto delle norme vigenti), l’ entusiasmo e la professionalità non sono mancati e i giovanissimi “ciceroni” hanno spiegato in modo coinvolgente le bellezze dei luoghi d’arte italiani.
Dovendo operare per forza una scelta, il tempo è tiranno!, la mia è ricaduta su Offida in provincia di Ascoli Piceno, borgo tra i più belli d’Italia che merita una visita approfondita durante tutto l’anno.
La splendida chiesa di Santa Maria della Rocca. Impossibile venire a Offida e non vedere questo gioiello. Posta su un’altura, di stile romanico-gotico, scenografica (è impossibile resistere al selfie) fu costruita nel 1300 sui resti di un castello longobardo. Presenta una cripta a tre navate con affreschi attribuiti al Maestro d’Offida. Il piano superiore a una sola navata conserva ancora alcuni affreschi.
I “ciceroni” traendo ispirazione dalle leggende e le curiosità del posto hanno inscenato piccoli sketch che hanno animato la visita della chiesa. La pioggia non ha fermato i bravissimi e preparatissimi studenti del Liceo Classico Leopardi di San Benedetto del Tronto che da attori provetti hanno saputo coinvolgere i visitatori.
Curiosità: sembra che l’agnellino scolpito sul gradino della scalinata d’accesso porti fortuna ai fedeli che visitano la chiesa.
Il Teatro del Serpente Aureo. In piazza del Popolo si affaccia il Teatro del Serpente Aureo, (gli studenti dell’ Istituto Tecnico Commerciale Turistico hanno accompagnato i gruppetti di visitatori all’interno e fornito spiegazioni con la professionalità degna di guide professioniste). A ferro di cavallo, costruito nel 1820, è un vero gioiello con tre ordini di palchi e un loggione. Il soffitto è interamente decorato e la chicca è il sipario originale 1826.
Della visita al bellissimo Palazzo Mercolini, sede della Cantina Ciù Ciù, ho già scritto. Le altre aperture in occasione delle giornate FAI erano: le chiese della Collegiata, di San Michele e il Museo Sergiacomi.
Per chi volesse completare la visita di Offida vi attendono il Museo Archeologico, il Museo del Merletto a Tombolo (il fiore all’occhiello dell’artigianato artistico locale), il museo delle Tradizioni Popolari e la Pinacoteca.
Importante l’enogastronomia: a Offida si mangia e si beve molto bene, vi consiglio vivamente, dopo la visita del borgo di sedervi a un tavolo di una delle tante cantine, ristoranti o localini del centro: qui il vino è un’eccellenza, due sono le DOC: Falerio e Rosso Piceno. Inoltre è presente una DOCG denominata Offida nelle tre tipologie: Pecorino Passerina e Rosso. A Offida è stata aperta di recente anche un’Enoteca Regionale dove è possibile fare degustazioni.
Per la cucina: maccheroncini, tagliatelle con fegatini, lasagne, baccalà con le patate arrosti misti, olive ripiene e cremini. Io mi sono fatta tentare dal ristorante dall’Osteria Cantina in piazza del Popolo e direi che la scelta è stata ottimo, era tutto buonissimo!!!
L’appuntamento con il Fai è fissato per le prossime … giornate d’autunno con l’apertura di centinaia di tesori incredibili sparsi in tutta l’Italia!
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