Ho partecipato a un evento straordinario, seduta comodamente in poltrona, davanti allo schermo del mio personal computer, ho degustato un ottimo tè bianco, assistito a una performance teatrale avvincente in un importante museo delle Marche e ho partecipato a una conversazione insieme alle tre creatrici dell’evento. Il tutto è avvenuto durante l’evento digitale Lotus. Fantastico!
Ma meglio procedere con ordine, per farvi capire meglio ho creato il mio personale alfabeto di Lotus con le parole legate tra loro dal fil rouge dell’evento.
Cerimonia del tè: Fabiola (che pratica e insegna l’arte del tè in Cose di tè) grazie all’esperienza e alla passione ha creato per l’occasione un tè speciale, profumato e dall’aroma delicato. Dentro la miscela di tè bianco, simbolo di purezza (il Giglio nei dipinti): boccioli di rosa e violette, le stesse che Lorenzo dipingeva nei quadri e anice verde di Castignano per evocare le Marche dove il pittore ha soggiornato e lavorato. Fabiola ha guidato in maniera magistrale la degustazione accompagnando il pubblico a casa con gesti sapienti e creando un’atmosfera magica mantenuta intatta anche durante l’esecuzione della performance.
Cofanetto: l’evento digitale è stato preceduto dall’arrivo a casa di un prezioso cofanetto contenente il sacchetto di tè bianco, le istruzioni per partecipare all’evento, un biglietto per l’accesso ai luoghi del Lotto nelle Marche e la monografia sul pittore veneto.
Costumi di Stefania Cempini: la protagonista, una creatura che proviene da un mondo post-pandemico, veste contemporaneo. Avvolta in lunghi, fruscianti, veli di plastica a evocare il gelo, stretta in un vestito a tubino color carne essenziale, perfetto.
Ispirazione: Lorenzo Lotto continua a ispirare artisti contemporanei come Isabella Carloni, bravissima attrice, anche autrice dei testi e protagonista della performance. Isabella dopo essersi documentata sul lavoro e la vita del pittore veneto si è lasciata ispirare dai colori dei quadri del Lotto e ha affrontato la performance in modo fisico, quasi materico.
Location: Jesi e le sale di Palazzo Pianetti. Il pubblico ha potuto ammirare anche la straordinaria Galleria rococò degli stucchi dove la brava Simona Cardinali ha introdotto l’evento.
Lotus: il titolo dell’evento trae spunto dal nome con cui Lorenzo Lotto firmava le tele. Lotus è anche il nome di un fiore e Lorenzo dipingeva spesso fiori simbolici …
Musica: ipnotiche le percussioni mediterranee di Francesco Savoretti.
Performance: Affascinata dalle pennellate e dai colori accesi dei suoi quadri Isabella ha immaginato una creatura misteriosa proveniente da un mondo post pandemico dai gesti rallentati e scomposti, avvolta in un bozzolo di gelo.
Nel museo, la creatura attratta dalle figure sulle tele del Lotto, dai colori accesi delle vesti, comincia a dialogare con le opere. Si libera del bozzolo che la costringe, torna la voce. Il dialogo diventa quasi un corpo a corpo, la musica incalzante, i movimenti del corpo, il canto … la creatura sembra quasi entrare dentro i quadri facendoli vivere.
Prova a pensarlo il mondo attraverso i colori …
Con le pennellate di colore azzurre e gialle sulla pelle si allontana correndo lungo la Galleria degli stucchi, finalmente tornata alla vita.
Regia: c’è grande affiatamento tra il regista Andrea Marinelli e Isabella Carloni. Confesso, a me la regia di Andrea è piaciuta moltissimo.
Al termine della performance le tre protagoniste della serata, Isabella, Simona e Fabiola, sedute davanti a un tavolino con le tazze fumanti di tè, hanno commentato, live, l’evento con gli spettatori collegati in chat. Nonostante ci fosse lo schermo piatto del computer tra me e le autrici non avvertivo la distanza, mi sembrava davvero di essere in mezzo a loro a testimonianza della grande empatia e del coinvolgimento.
Spero che Lotus continuerà il suo viaggio nelle altre tappe lottesche della regione coinvolgendo gli spettatori con la perfomance … dal vivo!
Isa
Grazie cara Francesca! Le tue parole hanno davvero colto lo spirito del progetto e lo hanno comunicato perfettamente ! Speriamo allora di gustare altri momenti d’arte con ogni mezzo, digitale e non, tornare a respirare bellezza, rimanendo vicini alla nostra umana e vitale presenza ! ?
FRANCESCA
Grazie Isabella, che bel commento!