La Riviera del Conero a giugno si veste di ciuffi violetti, lunghe distese profumate di lavanda, ordinate, che ondeggiano al vento. Tra le colline marchigiane la lavanda crea suggestive macchie di colore, è una coltivazione di nicchia che riscuote molto successo.
Parlo di lavanda e l’immagine di cassetti di biancheria bianca che sa di pulito, balza alla mente. Le nostre nonne infilavano i fiori frantumati dentro sacchettini per regalare agli indumenti un profumo fresco, gradevole e per allontanare le tarme (si fa ancora oggi).
Le proprietà di questo fiore sono note fin dall’ antichità. La parola viene dal latino “lavare”, infatti i romani usavano la lavanda per profumare l’acqua del bagno. Più tardi si scoprì che l’olio essenziale di lavanda aveva un potere curativo e calmante, venne così usato per medicare le infezioni provocate da ferite.
La pianta di origine mediterranea cresce bene dalle parti del Monte Conero dove è accarezzata da un vento tiepido e è baciata dal sole.
Oggi la lavanda è utilizzata anche per la produzione di creme, oli profumati e per massaggio e saponi. Ho scoperto (non lo sapevo!) che viene usata anche in cucina per la preparazione di piatti di carni e pesce. C’è chi aggiunge nell’insalata e sopra il pane imburrato i fiori essiccati (non l’ho ancora provati).
Scattare foto ai campi di lavanda è una passione condivisa in tutto il globo, le distese violette sono così scenografiche che workshop e tour riscuotono sempre un gran successo. I bouquet dai colori verde e viola producono un effetto terapeutico, calmante sulla mente e generano sensazioni gradevoli. Vi piacciono i bouquet di spighe che penzolano dalle travi di legno? Donano un aspetto rustico agli ambienti e abbelliscono le case di campagna. I potpourri profumano gli ambienti.
La lavanda ci ricorda l’estate e la spensieratezza delle vacanze e è un motivo in più per farcela amare. Sopratutto in questo periodo. Scommetto che almeno una volta anche a voi è capitato di portare a casa dal ritorno da un viaggio, come souvenir, un sacchettino profumato chiuso da un fiocchetto. Vero?
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