A giugno nel verde del Parco del Monte Conero spuntano ciuffi violetti: lunghe distese profumate di lavanda ordinate ondeggiano al vento.
Ho visitato il lavandeto di una piccola azienda agraria, Angeli di Varano (Camerano, AN) di Matteo Chiucconi che oltre a produrre vini eccellenti (il Rosso Conero in primis) realizza prodotti con i fiori di lavanda (dai saponi all’olio essenziale, ai sacchettini profumati).
Francesca, la compagna di Matteo, mi ha accolto con calore e spiegato i benefici di questo fiore profumatissimo. Ballerina di flamenco e gioiosa addicted alla vita di campagna mi ha raccontato l’importanza in agricoltura di osservare i tempi della natura, di non avere fretta e di gioire di ogni singolo istante della vita all’aria aperta. E neanche a farlo apposta sono apparse all’improvviso tra i ciuffi d’erba due lepri, una corsa tra i filari di uva e sono già scomparse, uno spettacolo!
La visita ai campi di lavanda è una gioia per la vista e l’olfatto, il profumo che sprigionano le spighe violette dona all’istante benessere e relax. Quando parli di lavanda immagini cassetti di biancheria bianca che sa di pulito, le nostre nonne infatti, infilavano i fiori frantumati dentro sacchettini per regalare agli indumenti un profumo fresco, gradevole e per allontanare le tarme (si fa ancora oggi).
Le proprietà di questo fiore sono note fin dall’ antichità. La parola viene dal latino “lavare”, infatti i romani usavano la lavanda per profumare l’acqua del bagno. Più tardi si scoprì che l’olio essenziale di lavanda aveva un potere curativo e calmante, venne così usato per medicare le infezioni provocate da ferite.
I bouquet dai colori verde e viola producono un effetto terapeutico, calmante sulla mente e generano sensazioni gradevoli.
La pianta di origine mediterranea cresce bene dalle parti del Monte Conero dove è accarezzata da un vento tiepido e è baciata dal sole, la coltivazione della lavanda è diffusa in tutte le Marche dove crea suggestive macchie di colore, è una coltivazione di nicchia che sta riscuotendo sempre più successo.
La lavanda è utilizzata per la produzione di creme, oli profumati e per massaggio e saponi. Ho scoperto (non lo sapevo!) che viene usata anche in cucina per la preparazione di piatti di carni e pesce. C’è chi aggiunge nell’insalata e sopra il pane imburrato i fiori essiccati (non l’ho ancora provati).
Scattare selfie e foto ai campi di lavanda è una passione condivisa in tutto il globo, la lavanda è cool sui social media, le distese violette sono così scenografiche che workshop e tour riscuotono sempre un gran successo.
E’ amata dagli interior designer. I bouquet di spighe che penzolano dalle travi di legno donano un aspetto rustico agli ambienti e abbelliscono le case di campagna. I potpourri profumano gli ambienti.
La lavanda ci ricorda l’estate e la spensieratezza delle vacanze e è un motivo in più per farcela amare. Sopratutto in questo periodo. Scommetto che almeno una volta anche a voi è capitato di portare a casa dal ritorno da un viaggio, come souvenir, un sacchettino profumato chiuso da un fiocchetto. Vero?
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