Avete mai provato a fare un bagno nella foresta? Non dico passeggiare ma immergervi nel verde come foste in mezzo al mare.
Sembra un’idea strana, singolare ma questa idea in Giappone è una vera e propria medicina che viene prescritta regolarmente dai dottori.
Lo Shinrin-yoku o bagno forestale aiuta infatti a prevenire e contrastare un grande numero di malattie dal diabete all’ansia, alla depressione, ad alcune malattie degenerative, serve a rafforza il sistema immunitario. Stare in mezzo alla natura aiuta a rigenerarci, a ricaricarci, questo lo sappiamo bene. Camminare nel bosco ci fa bene perché inaliamo le essenze prodotte dagli alberi, i monoterpeni, sostanze volatili che compongono gli oli essenziali prodotti dalle piante.
L’A.I.M.e.F., Associazione Italiana Medicina Forestale, ha tra gli obiettivi quello di tutelare e proteggere il patrimonio boschivo italiano. In contatto con un’università giapponese promuove la Forest therapy e diffonde la pratica dello Shinrin-yoku individuando i boschi più adatti alle immersioni.
Nelle Marche, in provincia di Ancona, esiste un territorio unico, un bosco preistorico, la Selva di Castelfidardo, che è anche un’area floristica protetta. La Fondazione Duca Roberto Ferretti, che da anni si occupa della tutela di questo straordinario territorio, insieme all’ ’A.I.M.e.F hanno promosso e realizzato il primo forest bathing.
Ma in cosa consiste l’immersione nella foresta?
All’inizio (e alla conclusione dell’esperienza) si effettuano le misurazioni biometriche dei parametri della salute sui partecipanti per verificare in modo scientifico i benefici dell’immersione sul corpo.
Dopo un briefing iniziale ci si avvia in silenzio nel bosco.
In un atteggiamento di silenzio l’anima trova il percorso in una luce più chiara e ciò che è sfuggente e ingannevole si risolve in un cristallo di chiarezza Ghandi
Che cosa succede durante l’immersione?
Si cammina in silenzio, se si desidera anche barefooting, a piedi nudi, si osserva la natura circostante attivando tutti i sensi. Si fanno piccole meditazioni. Ogni tanto si può effettuare una sosta per fare stretching.
Le piante parlano, è possibile catturare la loro voce attraverso un’apparecchiatura specifica. E’ possibile addirittura interagire con loro! A Firenze nel Parco di Villa Bardini sono state effettuate delle registrazioni, veri e propri concerti della natura.
Durante il percorso si toccano cortecce, foglie, si avvolge l’albero in un abbraccio. Durante l’immersione, nelle soste, ci si siede a terra su un letto di foglie o su un tappeto di muschio. Si continua a respirare profondamente inalando i monoterpeni. Ci si immerge sempre più nella natura mentre il percorso prosegue in discesa.
Si osservano i modelli – pattern che si trovano in natura (foglie, fili d’erba, fiori) e che l’uomo copia e utilizza da sempre in maniera creativa.
Il bagno non deve durare meno di due ore.
All’uscita dalla Selva di Castelfidardo dopo un breve debriefing sono state compiute di nuovo le misurazioni biometriche.
L’esperimento è stato un successo. Il potere terapeutico della natura è incredibile!
E per chi vive in città, lontano da boschi millenari come la Selva? La Forest therapy ci informa che basta immergersi un’ora a settimana, magari nel week end, per poter constatare i primi benefici.
All’uscita dal bosco vi sentirete rigenerati, meno stressati e con la voglia di tornare presto a fare … un nuovo bagno.
Lascia un commento