Nel 1868 durante un soggiorno a Grottammare il celebre musicista Franz Liszt scriveva:
L’azzurro del mare, gli ameni colli verdeggianti, la dolcezza del clima e il profumo dei fiori e degli aranci formano una poesia pari alla celeste armonia dei suoni…”
Ecco, il borgo di Grottammare (la parte alta in collina e la parte bassa sul mare) è rimasto così, con i colori e i profumi ben descritti da Liszt ed è, giustamente, annoverato tra i Borghi più Belli d’Italia e delle Marche.
La spiaggia di Grottammare è un susseguirsi di chalet e stabilimenti, perfetta per trascorrere la giornata in pieno relax alternando i “bagni di sole” a quelli in mare. Oppure se ti senti attiva e hai voglia di fare moto regalandoti una pausa di fitness e benessere puoi raggiungere la passeggiata ciclopedonale che collega Grottammare a Cupramarittima e che costeggia il mare spumeggiante. Lunga 2,7 chilometri puoi percorrerla in bike o a piedi.
All’inizio della pista incontrerai la statua di Pericle Fazzini Il ragazzo con i gabbiani (a Grottammare esiste anche l‘itinerario fazziniano composto da otto tappe tra costa e entroterra sulle orme del celebre artista).
Poco dopo giungerai al 43° Parallelo dell’emisfero boreale, insomma ti trovi alla stessa altezza di Assisi ma anche Santiago de Compostela, Milwaukee, Sapporo …se vuoi puoi chiudere gli occhi e immaginare di essere in uno di questi luoghi … per poi tornare a Grottammare e al suo mare blu.
Al tramonto, con il fresco, ristorata dalla giornata in mare preparati a salire verso la parte alta del paese alla scoperta del borgo antico.
A Grottammare Alta, arrampicata sulle pendici del monte Castello (che non è un vero e proprio monte ma una collina dove si trovano i resti di un castello trecentesco) affacciata sull’azzurro dell’Adriatico, gioca a perderti tra i vicoli medievali. Il borgo, prediletto dagli artisti (e in tempi recenti dai turisti) regala scorci mozzafiato sul mare.
Già nel 1600 era conosciuta come stazione climatica prediletta dalla nobiltà e nel 1800 vi soggiornò il fratello di Napoleone, Girolamo Bonaparte insieme alla moglie Caterina.
Passeggiando lungo i vicoli sbucherete nelle piazzette assolate e incontrerete:
- ll torrione della Battaglia (con riferimento agli attacchi dei pirati che “infestavano” l’Adriatico)
- La chiesa di S. Agostino
- Il teatro dell’Arancio
- La torre dell’Orologio
Il Teatro dell’Arancio ospita le opere dello scultore Pericle Fazzini (di cui ti ho parlato poco fa) nato a Grottammare, definito da Ungaretti “lo scultore del vento”. La visita è breve ma te la consiglio.
C’è un altro artista degno di nota le cui opere sono strettamente legate al borgo, Giacomo Pomili, detto il Tarpato, un artista incompreso che merita di essere rivalutato e conosciuto.
Nei suoi dipinti rivivono Grottammare, i suoi abitanti e le leggende locali. Le pennellate, cariche di colore, ricordano lo stile naif ma anche Chagall, il cubismo … Fantasia e realtà si mescolano nelle visioni pittoriche di Pomili, è un mondo a tratti reale, a tratti onirico. Le pennellate accese restituiscono un mondo fatto di simboli, di affetti e di desideri.
Ultimo consiglio: lasciati incantare da questo borgo, dopo la visita prenditi una pausa magari sorseggiando un drink seduta al tavolo di uno dei localini del borgo con lo sguardo perso sulle onde blu del mare.
A presto!
Lascia un commento