- il paesaggio armonioso della campagna urbinate di una bellezza mozzafiato
- l’antico monastero di Montebello e i campi circostanti dove è nato il biologico in Italia
- la cooperativa Gino Girolomoni
- la Locanda e l’ospitalità del Grano Turismo
Ti ho già fornito almeno quattro motivi per arrivare fino a Montebello, un angolo di paradiso nelle Marche. Ma forse tu hai già sentito parlare di Gino Girolomoni e vuoi sapere di più sulla figura di questo marchigiano eccellente padre fondatore del biologico in Italia? O forse conosci la storia dell’antico monastero di Montebello recuperato proprio dalla famiglia Girolomoni, a pochi chilometri da Urbino e vorresti visitarlo ? Bene, qualunque sia il motivo che ti spinge a leggere questo articolo ti dico già che vale davvero la pena visitare questi splendidi luoghi. A breve ti darò tutte le info quindi continua pure a leggere questo articolo.
Un paesaggio idilliaco
Confesso che erano anni che desideravo visitare la cooperativa Girolomoni incastonata tra le colline verdi, armoniose del Montefeltro a ridosso del bosco delle Cesane. E la realtà non ha deluso l’aspettativa. E’ stata davvero una giornata splendida! Queste sono le terre del Duca Federico II, di Paolo della Francesca, un paesaggio rimasto intatto nei secoli, l’uomo per fortuna ha saputo preservare autenticità e bellezza. Il luogo dove sorge il Monastero di Montebello è magico con un’atmosfera di sacralità, armonia e allo stesso tempo di semplicità che si estende sulla campagna circostante.
La storia della cooperativa
Una storia di amore e passione per il territorio, per una comunità di persone. E’ qui che è nato il biologico in Italia negli anni settanta grazie alla visione di un uomo sostenuta dal pensiero di ridare dignità alla terra e al lavoro umano.
Dopo una esperienza di vita in Svizzera infatti Gino Girolomoni torna nella sua terra e acquista l’antico monastero di Montebello (che guarda caso apparteneva all’ordine dei Girolamini! Un’assonanza non da poco) diventato nel tempo un luogo simbolo anche grazie al lavoro della moglie Tullia. Nel 1977 Gino fonda la Cooperativa agricola biologica Alce nero (oggi la cooperativa porta il nome del suo fondatore) che diventa sempre più importante e conosciuta. Il Monastero attrae poeti, artisti e diventa un polo culturale, Gino è un saggista-divulgatore-contadino .
Gino Girolomoni ha saputo trasmettere valori e cultura realizzando il suo sogno e percorrendo una strada a volte non facile, irta di ostacoli. Ma ha avuto ragione. Oggi l’ecosistema Girolomoni include la cooperativa, la Fondazione per la cultura che si occupa di divulgare il pensiero di Gino, la Fattoria didattica e un B&B con camere ospitate nello stesso monastero. Un’eccellenza marchigiana che vanta una storia unica che continua grazie ai figli di Gino Girolomoni.
La filiera
La filiera inizia e termina qui, dal seme alla tavola, interamente votata al biologico. Ho scoperto durante la visita condotta dalla brava e preparata Margherita (dipendente della Girolomoni) che il grano biologico della campagna circostante viene lavorato nel mulino e nello stabilimento che si trova in cima alla collina e con il quale si realizza una pasta eccellente, dal farro al Senatore Cappelli, al Khorasan esportata in tutto il mondo.
Il distretto bio più grande d’Europa
Forse non sai che proprio nelle Marche esiste il Distretto biologico più grande d’Europa, la conversione al biologico e alla biodinamica continua ad attrarre nuove aziende nelle Marche. Il lavoro della terra vede tra i protagonisti spesso i giovani e le donne. Non è una vita facile e spesso richiede sacrifici ma dona anche molte soddisfazioni.
La visita
Come organizzare la tua visita? La visita al Monastero di Montebello è riservata a piccoli gruppi previo contatto, trovi le info nel sito della cooperativa girolomoni.it Da vedere l’antico monastero di Montebello restaurato dalla famiglia Girolomoni, la chiesa, il Museo dell’arte contadina.
Poi se vuoi assaggiare la pasta bio a lenta essicazione prodotta a chilometro … pardon, centimetro 0!, della cooperativa e i piatti legati al territorio ti consiglio la Locanda Girolomoni che si raggiunge a piedi con una breve e semplice passeggiata dal monastero e da cui si gode di uno splendido affaccio sulla campagna. Ho apprezzato moltissimo il menu di stagione con verdure croccanti e appetitose e naturalmente la pasta buonissima esaltata da un sugo ai tre pomodori. Ho abbinato un vino bianco locale il Bianchello del Metauro.
Dopo la visita ti aspettano passeggiate nella natura, Montebello dista pochi chilometri da Urbino la splendida città gioiello rinascimentale tutta da visitare.
Non resta che mettersi in cammino verso l’antico monastero di Montebello …
P.S. Un grazie speciale a Cna Ancona e Sanidoc per aver organizzato la splendida gita.
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