Me la sono posta tante volte questa domanda. Anche quando ho scattato questa foto a Milano. Come rendere una foto bella? Serve la tecnica, certo ma anche la creatività.
Il creativo ha una marcia in più, nella vita si destreggia, non si abbatte, si arrovella e inventa. Alla fine, oplà, trova soluzioni a problemi complicati. La creatività unita a una massiccia dose di entusiasmo e a un pizzico (abbondante) di autostima può muovere montagne e condurti dritto al successo. Se uno c’è nato ha fatto bingo! Ma se così non fosse?
Mi sono documentata, leggendo qua e là e ho scoperto qualcosa che ci può tornare utile (nel mio caso: scattare foto migliori).
Regola nr 1 ognuno di noi nella vita di tutti i giorni esercita il “muscoletto” della creatività nei campi più disparati quindi ecco svelato il primo segreto: esercitarsi (i grandi artisti si esercitano più degli altri).
Regola nr 2 continua a sognare di realizzare un film, un’opera d’arte, un bestseller, una pentola supertecnologica…o un blog (come nel mio caso), vietato scoraggiarsi.
Regola nr 3 i creativi continuano a … creare finché non ottengono ciò che si erano prefissati (o qualcosa di meglio). Quindi, perseveriamo (nel mio caso significa pigiare sulla tastiera e sfornare post a raffica).
Regola nr 4 dai un senso a ciò che stai realizzando, lo capiranno anche gli altri (lo capirete???).
Regola nr 5 comincia subito e non ti soffermare troppo sui particolari (bye bye ansia da perfezionismo, il mio blog resta imperfetto, altrimenti rischierei di non pubblicare nulla).
Trasformare una maschera da snorkeling in una maschera a ossigeno, convertire un’azienda di vestiti in azienda che produce mascherine. Abbiamo visto tanti esempi virtuosi di creatività in questo ultimo periodo. Allora la creatività è un dono destinato a pochi o chiunque può svilupparla? Ho cercato delle risposte nel libro di Rod Judkins un artista che tiene corsi al Central Saint Martins College of Arts and Design di Londra.
La risposta è yes, of course!, anzi l’autore indica ben 50 tips, 50 dritte su come sviluppare questo “muscoletto”.
Per esempio possiamo farci guidare dalla nostra curiosità, leggiamo di tutto dall’astronomia all’agricoltura, dalla scienza all’arte, tutto può farci cambiare punto di vista e ispirarci. Possiamo applicare le informazioni ricevute in campi diversi e vedere cosa succede.
Ogni progetto richiede il suo tempo: in mezz’ora si può creare una canzone indimenticabile, una hit che sopravviva nel tempo. Ad altri progetti creativi per vedere la luce occorrono anni. L’importante è non mollare.
Spesso la creatività va a braccetto con la semplicità, togliamo il superfluo, riduciamo all’essenza l’idea. “Dì una cosa sola e dilla bene.”
A volte ci vuole coraggio e faccia tosta per portare avanti la propria idea originale, la paura di apparire ridicoli ci può bloccare. Osiamo.
Tutto cambia, in questo momento più che mai, alcune certezze che avevamo un paio di mesi fa sono scoppiate come bolle di sapone. E allora? L’incertezza è terreno fertile per la creatività, molte idee nascono in periodi di crisi.
Tutto facile? Per niente. Non siamo mica Picasso che ha dato il via al cubismo dopo aver assistito a una conferenza di matematica sull’osservazione dei poliedri complessi. Importante come detto sopra è provare e non mollare, anche se i risultati non arrivano subito.
Proprio come fanno i geni. O come fanno i bambini.
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