Alessandra Ferracuti è la guida turistica abilitata dalla Regione Marche che ci accompagnerà nel “tour” della provincia di Fermo. Alessandra è docente di materie letterarie presso gli istituti secondari di primo e secondo grado, guida turistica per passione e storica dell’arte di formazione.
F. Alessandra, la primavera è alle porte … quali itinerari all’aperto ci consigli?
Alessandra Ferracuti: Le Marche presentano un’infinità di mete turistiche adatte a tutte le stagioni. Per quanto riguarda la provincia di Fermo, io e la collega e amica Sabina Salusti (v. intervista per la provincia di Ascoli Piceno) abbiamo ideato e iniziato a realizzare dall’autunno 2020, un progetto di promozione e valorizzazione turistico-culturale dal titolo Slow Marca. L’iniziativa, promossa da Marca Fermana, associazione senza fini di lucro che promuove la cultura e il turismo del territorio della provincia di Fermo, è già partita lo scorso ottobre con le due tappe di Fermo e Moresco ed è al momento sospesa in attesa dell’allentamento delle misure sanitarie di contrasto al Covid-19. Tutti i comuni della provincia fermana saranno interessati, uno alla volta, da tour della durata di circa 3 ore durante le quali si metteranno in evidenza le caratteristiche culturali e produttive che maggiormente caratterizzano il borgo di turno e che lo rendono unico nel suo genere. Tra questi e approfittando del tepore della primavera consiglio di partecipare alle tappe di:
Monteleone di Fermo, con i suoi 6 vulcanelli fangosi, modeste eruzioni melmose del sottosuolo che si verificano sporadicamente e che si trovano lungo il percorso del fiume Ete.
Smerillo, con una passeggiata nel caratteristico borgo medievale fino a raggiungere la celebre “Fessa”, il piccolo canyon roccioso che con i suoi fossili permette di viaggiare indietro nel tempo, per milioni di anni, quando l’antico litorale adriatico arrivava quasi ai monti Sibillini.
Petritoli, visitando il centro storico con un affaccio panoramico dalla torre civica che lo sovrasta.
F. Parliamo della vacanza orientata al benessere e al fitness, che cosa ci puoi consigliare?
A. F. Agli amanti del cicloturismo consiglio di fare un bel giro in mountain bike o gravel bike presso il Crinale dei farfensi che da Torre di Palme porta a Moresco e poi a Monterubbiano. Un suggestivo percorso tra le dolci colline che affacciano sulla costa adriatica e che esiste da oltre mille anni, dall’arrivo dei monaci farfensi in queste zone. Per quanto riguarda benessere e fitness, non sono rare le lezioni in spiaggia da Pedaso a Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio delle varie associazioni sportive locali, che offrono una versione outdoor dei loro corsi di yoga, fitness, pilates e molto altro. Praticare queste discipline con la dolce brezza marina ha tutto un altro appeal!
F. Le opere d’arte sono il nutrimento dell’anima, è bello scoprirle nelle Marche …
A. F. Le opere d’arte nel Fermano non mancano di certo e spaziano dai manufatti archeologici di epoca picena del Museo di Belmonte Piceno, ai dipinti di epoca medievale della Pinacoteca di Fermo, alle tavole crivellesche disseminate nel territorio da Sant’Elpidio a Mare a Massa Fermana, fino ad arrivare a una autentica Casa Museo appartenuta al celeberrimo pittore surrealista Osvaldo Licini a Monte Vidon Corrado, i cui dipinti sono esposti in tutti i maggiori musei nazionali e internazionali dedicati al ‘900.
F. Un tour marchigiano che hai guidato e che ha riscosso un particolare successo … I turisti cosa mostrano di apprezzare in particolare delle Marche?
A. F. Mi è capitato qualche tempo fa di accompagnare un gruppo di giornalisti stranieri alla scoperta delle eccellenze manifatturiere del fermano. I miei ospiti sono rimasti molto colpiti dalla manifattura del cappello di Montappone, dalla pasta fatta a mano in un laboratorio artigianale a Campofilone, dai salumi e dagli insaccati di un’azienda di Ortezzano, dalle calzature di un calzaturificio di Montegranaro. La sapiente manualità dei distretti del cappello e della calzatura, oltre alla tradizione nella lavorazione delle carni degli animali da cortile, affascinano i turisti provenienti da fuori regione o dall’estero. Si tratta di un patrimonio immateriale che dobbiamo prefiggerci di tutelare e trasmettere ai posteri.
F. Un’esperienza marchigiana da provare …
A. F. Assolutamente da fare è il classico pic-nic di famiglia presso il Santuario dell’Ambro di Montefortino, dopo aver partecipato alla messa domenicale (per i più devoti) e al vicino mercato, si è soliti apparecchiare i piatti tipici della domenica sui tavolini lungo le sponde del fiume Ambro, che rinfresca e allieta col suo sciabordio il pasto nella cornice dei monti Sibillini.
F. Un piatto della provincia assolutamente da assaggiare … E, visto che siamo in tema, qual è il tuo aperitivo preferito?
A. F. Da assaggiare sono i salumi (prosciutto, lonza, lonzino, coppa, salame morbido, lardellato o di fegato) e i formaggi freschi e stagionati, tra i quali spicca il re pecorino, i vincisgrassi, versione marchigiana delle più note lasagne, il cui sugo è preparato secondo tradizione con più tipi di carni e una lenta e profumata ebollizione. In genere si associano con il classico pollo arrosto contorniato da fumanti patate condite con aglio e rosmarino. Ai più golosi consiglio le pappardelle col sugo di papera seguiti dall’immancabile umido del volatile. Agli amanti del pesce invece il brodetto alla sangiorgese darà grandi soddisfazioni, magari con antipasto di cozze gratinate e alici alla scotta dito, come sono soliti i preparare i pescatori questo pesce povero arricchendolo solo di un po’di sale e mangiandolo appena tolto dalla graticola. Una bella zuppa inglese per finire, o la più povera mattonella realizzata con uova sbattute, zucchero e biscotti, o ancora una bella fetta di ciambellone inzuppano nel vino cotto completano il pasto. Un bel caffè profumato all’anice poi aiuta anche la digestione. Il mio aperitivo ideale è a base di rosso piceno, prosciutto nostrano tagliato a mano e formaggio pecorino al miele di acacia. Non disdegno però nemmeno la versione costiera con un bel Falerio fermo, un assaggio di frittura di pesce e di insalata di mare.
F. Luoghi magici da visitare con i bambini, quali posti ci consigli?
A. F. Sicuramente il Parco della Pace di Servigliano, realizzato all’interno dell’ex campo di prigionia degli ultimi conflitti bellici e riqualificato come parco comunale attrezzato di mini-calcio, campo da basket e da tennis e un lungo percorso alberato dove passeggiare. Molto suggestivo e divertente per i piccoli è anche il Museo dei fossili e dei minerali di Montefalcone Appennino, dove i bambini restano ammaliati dalle uova di dinosauro e dalle conchiglie fossili della rupe a forma di profilo di Sfinge.
F. Luoghi poco conosciuti che meritano di essere visitati …
A.F. Tra i luoghi meno conosciuti ma molto suggestivi mi sento di segnalare Cerreto di Montegiorgio con la chiesetta di Santa Maria delle Grazie che presenta al suo interno un ciclo di affreschi attribuibili al Pagani. La piccola frazione in primavera ospita un festival dedicato al Medioevo con rievocazioni storiche in costume e proposta di menù medievali.
F. Souvenir delle Marche che è bello portare a casa per ricordare la vacanza o da donare agli amici …
A.F. A me piace regalare i sapori tipici della mia terra: il ciauscolo, famoso salame spalmabile, il vino cotto realizzato già in epoca romana, i campofiloncini, tipica pasta tirata a mano, i maritozzi, dolci poveri di pasta morbida tipici delle colazioni e merende marchigiane, la galantina, insaccato a base di carne di gallina e farcita di pistacchi, uova sode e verdure. Alle amiche regalerei scarpe, borse e cappelli dei rispettivi distretti del territorio fermano.
F. Mi piacerebbe se regalassi ai lettori del blog un tip, un consiglio personale che ci aiuti in questo periodo delicato e complesso …
A. F. Una bella passeggiata lungo mare, o in campagna o una bella escursione in montagna, a contatto comunque con la natura, è il metodo migliore per scacciare le angosce di questo periodo ansiogeno e per ritrovare una nuova pace interiore. Se poi vi piace il giardinaggio o coltivare l’orto, io trovo queste attività manuali a contatto con la terra estremamente rilassanti.
Grazie a Alessandra per i contenuti e per gli itinerari suggeriti (e grazie a Roberto Morelli per le splendide foto di Fermo). Allora … sei pronto per partire?
Info e contatti: pagine Facebook Turismo Marche e Slow Marca
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